31/12/2024

Influenza Aviaria H5N1: Una Minaccia da Non Sottovalutare

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha recentemente espresso una crescente preoccupazione riguardo alla diffusione del virus dell'influenza aviaria H5N1. Questo ceppo, noto per la sua alta patogenicità, ha mostrato una capacità allarmante di infettare una gamma sempre più ampia di specie animali, inclusi i mammiferi, sollevando timori sulla possibilità di una futura trasmissione interumana.

Dal 2003 al 1° aprile 2024, l'OMS ha registrato 889 casi umani di infezione da H5N1 in 23 paesi, con 463 decessi, indicando un tasso di mortalità del 52%.

Sebbene attualmente non vi siano prove di una trasmissione sostenuta da uomo a uomo, l'adattamento del virus a nuove specie potrebbe aumentare questo rischio.

In Italia, il Centro di referenza nazionale per l'influenza aviaria ha confermato, nel novembre 2023, la presenza del virus H5N1 in volatili selvatici e nel pollame, evidenziando la necessità di una sorveglianza continua.

Editoriale del Prof. Dentali: "Influenza Aviaria H5N1: Una Minaccia da Non Sottovalutare"

La recente evoluzione del virus H5N1 dell'influenza aviaria rappresenta una sfida significativa per la comunità medica e scientifica. La capacità del virus di infettare una varietà crescente di specie animali, inclusi i mammiferi, suggerisce un potenziale adattamento che potrebbe facilitare la trasmissione interumana. Questo scenario impone una riflessione approfondita sulla nostra preparazione di fronte a possibili emergenze sanitarie.

La FADOI, in qualità di società scientifica che rappresenta gli internisti ospedalieri italiani, sottolinea l'importanza di una vigilanza attiva e di un aggiornamento costante dei protocolli di gestione delle infezioni. È fondamentale che gli ospedali siano pronti a identificare e isolare tempestivamente eventuali casi sospetti, garantendo al contempo la sicurezza del personale sanitario.

Inoltre, è essenziale promuovere una stretta collaborazione tra le istituzioni sanitarie, i laboratori di ricerca e le autorità veterinarie per monitorare l'evoluzione del virus e sviluppare strategie efficaci di contenimento. La formazione continua dei medici internisti su queste tematiche è cruciale per assicurare una risposta adeguata e tempestiva.

La FADOI ribadisce il suo impegno nel sostenere iniziative volte a rafforzare la preparazione del sistema sanitario nazionale di fronte a potenziali minacce pandemiche, promuovendo la ricerca scientifica e la diffusione di informazioni aggiornate tra i professionisti della salute.